Caratteristiche Tour
Riassunto Tour
Concediti la Sardegna più autentica! Ricca dei colori e profumi primaverili, un'esplosione di natura che ti entrerà nel cuore. In questo periodo fiorisce la bellissima rosa di montagna, la Peonia, che in questo angolo di Sardegna, la Barbagia di Seulo, è più concentrata che altrove. Un tour che ormai è una consuetudine per noi di Sardegnafuoritraccia!
La formula stavolta è più avventurosa, in quanto consumeremo tutti i pranzi all'aperto, in vecchi ovili, o in tavoli di pietra sotto grandi alberi, o davanti a una cascata, in modo da godere ancora di il fascino di questi posti.
Andremo a letto ansiosi di rivedere l’alba e ripartire per una nuova avventura, ogni giorno diverso, ogni giorno unico, la Sardegna di Aprile regala colori e odori unici, e scenari in continuo mutamento…vedremo la Barbagia di Seulo, gli incantevoli “tacchi d’Ogliastra” risalenti all’era giurassica, il supramonte di Orgosolo, la fitta macchia del mediterraneo con distese di corbezzolo e mirto, vedremo Nuraghi, Domus de Janas, Pinnettos…
Ovviamente non mancheranno passaggi tecnici e divertenti, tutto in totale sicurezza!!
Dentro di noi solo la voglia di conoscere e assaporare questa Terra in modo diverso, originale…Non la solita Sardegna.
Itinerario del Tour, giornata per giornata:
GIORNO 1 - Olbia - Gennargentu - Seulo
Ritrovo dei partecipanti al porto di Olbia dopo lo sbarco, trasferimento in autonomia di circa un’ora e mezzo di asfalto sino ad arrivare alle pendici del Gennargentu. Incontro con la guida, presentazioni dovute e si parte!!
Siamo in piena Barbagia, quella vera, quella che emana i profumi del timo sin dentro i nostri fuoristrada.
Un bellissimo percorso ci porta sino al Nuraghe Ruinas, che con la sua posizione sopra i 1200 m. di altitudine, è il più in alto della Sardegna.
Siamo nel cuore del Gennargentu, cavalli allo stato brado, mufloni, aquile, paesaggi lunari ci accompagneranno per tutto il pomeriggio.
Arriviamo in tarda serata a Seulo, al nostro hotel a conduzione familiare nel quale trascorreremo le prossime 4 notti e dove genuinità e ospitalità sono di casa.
Giorno 2 - Seulo - Barbagia - Seulo
Oggi ci aspettano i 1400 m del Monte Perdedu, il più alto della zona.
Saliamo in una bella sterrata che ci porta sopra un bellissimo pianoro da dove poi, attraverso un fuori pista, si arriva in cima al nostro monte! Un panorama che spazia su mezza Sardegna, vedremo, se la giornata lo consente, i 2 mari, ossia quello della costa est e quello della costa ovest.
Scendiamo di quota e ci dirigiamo verso Sadali , chiamato anche paese dell’acqua; la leggenda racconta che a nelle case di Sadali se fai un buco nel muro viene fuori acqua potabile. Visitiamo la cascata di naturale di San Valentino, al centro del paese, una tecnica sterrata da fare in ridotta e blocchi inseriti ci porta poi nel territorio di Seui, alla vedetta di Bruncu su Stendardu.
Ammiriamo il bellissimo tramonto e poi si rientra verso l’hotel, da Patrizia e Cristina, la cena è pronta.
Giorno 3 - Seulo - Laconi - Seulo
Partenza per le 9.00. Iniziamo subito una sterrata che ci porterà nella bellissima foresta di San Pantaleo, e successivamente alla Miniera di Funtana Raminosa.
Saliamo vertiginosamente di quota sin sopra il paese di Gadoni, e di li a poco raggiungiamo Monte S’Iscova, con il suo territorio ricco di castagneti.
Stiamo attraversando ancora il cuore della Sardegna e della Barbagia, dove il fascino di questa Terra è ai massimi livelli, e l’ospitalità e le tradizioni sono fortissime dentro ogni abitante.
Si prosegue e attraversando il cantiere di Funtanamela arriviamo nel versante nord della foresta Pantaleo.
Ultimi km e siamo al nostro Hotel.
GIORNO 4 - Seulo - Fonni
Salutiamo gli amici di Seulo e partiamo subito alla volta del guado di Norcui, l’acqua è tanta in questo periodo, un po' di attenzione…..ma ci fa divertire. Piano piano saliamo di quota sino ad arrivare a Belvi, piccolo paesino nel cuore della Barbagia. Sosta rifornimento e caffè e di nuovo in marcia.
Una lunga pista sterrata e abbastanza sconnessa ci conduce sino a passo Tascusi, a 1500 m di altitudine, siamo nel cuore della Sardegna, e tra limpide fontane, animali allo stato brado, antichi ovili e antichi sapori, trascorreremo la giornata.
Arriviamo in serata al nostro hotel, sul lago di Gusana, nel territorio di Fonni.
Giorno 5 - Fonni - Tonara - Fonni
Altra intensa giornata di fuoristrada e di Sardegna! Oggi ci spostiamo verso il cuore dell’isola, sino ad arrivare proprio nel suo ipotetico centro geografico, nel territorio di Sorgono!
Passando per Tonara, siamo obbligati ad una sosta nel torronificio artigianale di Pruneddu!
Dopo la pausa pranzo saliamo di quota attraversando il cantiere forestale di s’Isca e Sa Mela, dove tra fitti boschi di leccio e rovere torniamo al nostro hotel.
Raggiunto un antico ovile, facciamo una incredibile sosta pranzo per degustare quelli che sono i piatti più tradizionali e veramente genuini dell'entroterra Sardo. Varrà la pena soffermarci, anche per ascoltare il nostro amico pastore, che meglio di chiunque altro può raccontarci la storia, la flora e la fauna di questo incontaminato territorio.
Proseguiamo, dopo il lauto pranzo e piano piano attraverso la statale arriviamo a Olbia, da dove 5 giorni prima ci siamo salutati, lo rifaremo ancora oggi, ma con un semplice arrivederci, perché la Sardegna è una Terra che non si fa mai dire addio.
Giorno 5 - Fonni - Orgosolo - Olbia
Ultimo atto di questa bella avventura!
Circa 40 minuti di asfalto e siamo nel Supramonte di Orgosolo, altra affascinante regione storica.
Passando per la stazione forestale di Funtana Bona, ai piedi del Montenovo S. Giovanni facciamo un’altra sosta fotografica per ammirare la maestosità del Supramonte.
Consumiamo il pranzo in un ovile antico dove degustiamo quelli che sono i piatti più tradizionali e veramente genuini dell’entroterra Sardo; varrà la pena soffermarci anche ad ascoltare l’amico Tonino che meglio di chiunque altro può raccontarci la storia, la flora e la fauna di questo incontaminato territorio.
Con un po’ di tristezza iniziamo a muoverci verso Olbia, passando per Nuoro e vista ormai l’ora tarda, causa del nostro amico pastore Tonino e della sua ricotta con il miele.….attraverso la statale arriviamo a Olbia con tanta Sardegna nel cuore.